Ex Pianeta Madre Kree, al termine della Guerra Kree/Shi'Ar. Qualche tempo fa.
È finito, è tutto finito. Questo è il primo, amaro pensiero di Ronan quando
vede le macerie di quello che un tempo era un glorioso impero. Un impero
distrutto dai loro nemici, che hanno usato metodi vigliacchi. Ed ora? Di quale
utilità può essere lui o la sua mazza, se non c'è più nessuno che potrà gioire
e godere delle sue conquiste?
Ronan allontana rapidamente da sé questo pensiero: l' Impero Kree non è morto,
può rinascere, occorre solo un po' di tempo e molta costanza. Nonché oggetti di
potere. E uomini di potere. E la sua mente corre subito agli Inumani, il popolo
che da tempo sta cercando di soggiogare: ora o mai più, è giunto il momento di
agire, agire sul serio. Perchè l' Impero Kree rinasca al più presto e si liberi
della perversa influenza degli Shi'Ar, riacquistando tutta la sua antica
gloria. Ma prima Ronan vuole potenziare la sua mazza, la sua Arma Universale: a
tale scopo sa che potrà trovare in un solo luogo i mezzi per potenziarla. E poi
quella conoscenza verrà trasmessa a tutti gli altri Kree. Alla dimora dell'
Osservatore.
NEW
ORDER
Parte 5: WHAT'S THE FREQUENCY, KENNETH?
di FABIO VOLINO
I Vendicatori creati da Stan
Lee e Jack Kirby
Il Nuovo Ordine creato da Fabio Volino
Everett Kenneth Ross creato da Christopher Priest e Mark Texeira
Carlo Monni Supervisione
Mickey Consulenza e ispirazione
Stan Lee/Jack Kirby/Roy Thomas Agenti governativi
"Non farmi ridere, Ross" esclama Nikki Adams "Ti sei trovato
faccia a faccia con Ronan l' Accusatore? E come mai sei ancora qui, vivo, a
raccontarlo?".
"È stata una ardua impresa, mia dolce donzella" narra Everett con
tono epico e profondo "Ma nulla può bloccare il mio coraggio: strappai la
mazza a quel bifolco e lo sconfissi con la sua stessa arma. Poi da solo
sbaragliai l' esercito Kree, liberai gli Inumani e condussi i Vendicatori ad
una sfavillante vittoria...".
"Ross! Se continui così, stasera non ti faccio fare nemmeno l' infermiera.
E poi ti tradisce la brevità del tutto: quando hai cominciato questa storia
erano le nove di mattina, adesso abbiamo passato l' ora del pranzo".
"Infatti temo che, quando la storia sarà finita, anche la sera sarà
passata".
"Tu racconta e non preoccuparti troppo".
"D' accordo. Allora, un insolito gruppo di Vendicatori si era recato sul
pianeta dove era stata portata Attilan per strappare questa cittadella ai Kree
e liberare la piccola Luna. Io li avevo seguiti... controvoglia. Già la
missione era di per sé difficile, se poi a questo aggiungi il fatto che i
supereroi sono più sfigati dei protagonisti di E.R....".
EVERETT KENNETH ROSS CONTRO I KREE!
Pianeta dei Kree.
"Patetico essere, vuoi davvero affrontare Ronan?".
"Ma guardi..." tituba Everett "Non è che ci tenga poi così
tanto".
Gli altri eroi cercano invano di liberarsi dal campo di forza che li tiene
prigionieri: Photon lancia raffiche energetiche, Beta Ray Bill batte più volte
con la sua mazza, Quicksilver sferra pugni a tutt'andare... mentre Ahura è
immerso in una profonda meditazione.
"Ehi, bella mazza" continua Ross "L' ha comprata da Harrod's?
Spero per lei di no, sono dei ladri".
"Mi stai forse prendendo in giro?".
"Io? Ho le mutande fradice e pensa che la stia prendendo in giro?".
"Fratello, lascialo perdere" interviene Rogan "Catturiamolo e
basta".
"No, Rogan. Non mostrerò nei confronti di un terrestre il tuo stesso
atteggiamento da codardo".
"Mr. Ross, resista!" esorta Monica Rambeau "Vedrà che ci
libereremo presto".
"Illusi, nessuno può sfuggire a quel campo di forza, è impossibile".
"Non dica così" afferma Everett "Impossibile è una parola troppo
impegnativa. Anch'io ritenevo impossibile che una canzone intitolata 'Fanculo
potesse andare prima in classifica, eppure è successo".
"Terrestre, questa offesa ti costerà cara".
"Eh, quale offesa? Ah, non ha capito...".
Ed è allora che Everett tira fuori il suo miglior urlo femminile.
SAND
IN MY ARMOR
Palazzo dei Vendicatori.
"And the winner is...
War Machine!".
"Protesto, hai barato" si lamenta l' Uomo Sabbia "Avevamo
detto niente raggi repulsori".
"Ed infatti non li ho usati, erano raggi laser".
"Ah, ci rinuncio: sei più astuto di me a quanto pare".
"Allora tu hai perso e tu paghi da bere".
"E come pensi di scolarti il tuo bel bicchiere con quell' elmetto
addosso?".
"Oh, Baker, io ho mille risorse". E Jim Rhodes gli mostra la risorsa
in questione.
L' Uomo Sabbia fa una faccia stupita:"Una cannuccia? Una cannuccia? Una
C-A-N-N-U-C-C-I-A? Amico, questo gadget è più pacchiano dei pattini a rotelle
del tuo compare. Poi dicono che sono i supercriminali i più strambi".
"E tu ne sai qualcosa, vero?".
"Ah, ah, ah" ironizza William Baker "Sto morendo dalle risate,
oh, come sto morendo dalle risate".
Il sarcasmo non è decisamente il tuo forte, Will".
"Will? E che razza di nomignolo sarebbe?".
"Quello che ti ho dato io. Dai, mica è brutto".
"Se lo dici tu...".
"Ma perchè hai sempre quest'atteggiamento imbronciato? Come se il mondo
intero ce l' avesse con te? Così dai una pessima immagini di te stesso agli
altri tuoi compagni di squadra".
"Rispondo a questa tua domanda con un' altra domanda: sei
innamorato?".
Jim Rhodes medita un attimo, poi dice:"Sì, lo sono".
"Ecco, ora capisci perchè sono a volte così scontroso".
"A dire il vero... no, non l' ho ancora capito".
"Guardami!" esclama allora l' Uomo Sabbia indicando sé stesso
"Guarda qui, il mio corpo è composto di sabbia, Solo ed unicamente sabbia,
dappertutto. E la sabbia non genera figli. Né ti fa provare delle sensazioni di
piacere. A che servirebbe allora innamorarsi se poi non puoi farti una
famiglia?".
"Io..." incespica War Machine "Io non immaginavo, mi dispiace
molto".
"Oh, tranquillo. Ormai mi sono rassegnato. Tuttavia sei il primo a cui lo
confesso, anche se non era esattamente un segreto di stato".
"Sai una cosa? La bevuta la pago io stavolta".
"Per favore... non mostrare compassione per la mia condizione: è l' offesa
peggiore che puoi farmi. Io ho perso, io pago".
"Sai, Will" dice Jim Rhodes uscendo dalla Stanza del Combattimento
Simulato "Tutto mi sarei aspettato stando nei Vendicatori tranne fare
amicizia con te".
"Figurati io!" ribatte William Baker.
"Ross, Ross" dice un' esasperata Nikki Adams "Tu fai continue
digressioni, ma non arrivi mai al punto. Siamo ancora bloccati con te impaurito
di fronte a Ronan: inizio seriamente a pensare che tu mi stia prendendo in
giro".
"Nikki, come potrei mentirti? Sei la donna che più desidero farmi dopo
Emily Procter".
"Ah beh, grazie della considerazione".
L'
IDIOTA AMERICANO
Pianeta dei Kree.
"Aaaaahhhhhh!!!!!" urla Everett Ross. E come urla.
"Per la Suprema Intelligenza, qualcuno lo faccia smettere" esclama un
soldato kree.
"Ci penso io" avanza Ronan. Ma le sue parole sprezzanti vengono
sovrastate dalle grida dell' ex agente governativo. "Stai zitto e muori,
per la gloria dell' Impero Kree!".
L' Accusatore agita la sua Arma Universale, ma Ross si china e per la forza
dello slancio Ronan viene proiettato in avanti, rischiando di cadere. E mentre
una strana aura inizia ad avvolgere il corpo di Ahura, Ross continua ad urlare.
"Aaaaahhhhhh!!!!!".
"Ma come ha fatto a muoversi così velocemente?" pensa Ronan "Non
l' ho neanche visto. Comunque non ha alcuna importanza perchè ora...".
Alza la sua mazza e spara una raffica energetica, ma ormai da tempo Ross si è
spostato dalla traiettoria e così il colpo va a finire contro un edificio a
svariati metri di distanza che crolla al suolo.
"No!" esclama l' Accusatore "Quelli erano i miei appartamenti
privati! La pagherai, terrestre".
Con un balzo Ronan è davanti a Everett (il quale, ci pare quasi superfluo farlo
notare, sta ancora urlando) e cala con violenza la sua Arma. Ma, sempre
accompagnato dalle sue grida ovviamente, Ross compie un magnifico salto all'
indietro e così l' Arma Universale si conficca in profondità nel terreno. Ronan
tira, apparentemente senza ottenere niente.
"Nnggg... Te la farò pagare" ripete, senza capire quanto vuote
risuonino le sue parole. Infine la mazza viene via, ma l' Accusatore ha
impiegato troppa forza e così cade ignominiosamente all' indietro. Poi si
rialza e scruta i suoi soldati. "Il primo che ride continuerà a farlo
senza testa, intesi?". In risposta vi è solo il silenzio. Dunque Ronan si
avvicina a suo fratello:"Andiamo, Rogan, mi sono stancato di perdere tempo
con quel mentecatto urlante. Occupatevene voi" conclude rivolgendosi agli
altri soldati "Agli eroi penseremo dopo, tanto non vanno da nessuna
parte".
Costoro aspettano che i due Accusatori siano spariti alla loro vista, poi
avanzano. Per inciso, Everett K. Ross sta ancora gridando.
INTERMEZZO
MANIFESTO
Dimensione delle Manifestazioni.
Uatu appare in questa insolita dimensione posta al di fuori dello spazio-tempo,
dove appunto si manifestano tutte le entità concettuali. Immediatamente
individua l' essere di cui ha bisogno:"Antropomorfo, ho urgente bisogno di
parlare con Eternità ed Infinito".
"Seguimi" dice Antropomorfo senza obiettare nulla.
Dopo pochi istanti, i due giungono in una zona non dissimile da quella in cui
Uatu è apparso, con tuttavia la sensibile differenza che qui vi sono due
immense figure. Eternità ed Infinito: incarnazione rispettivamente della
totalità del tempo e dello spazio, due opposti e due simili al tempo stesso.
"Ecco, queste sono le manifestazioni più recenti delle entità che
cerchi" precisa Antropomorfo prima di sparire alla vista.
"Cosa ti porta qui, Osservatore?" chiede Eternità col suo consueto
tono neutro.
"Non avete avvertito la minaccia che grava sull' Universo?" domanda a
sua volta Uatu, con un pizzico di stupore nel suo tono, evento raro in un
essere come lui.
"Di quale minaccia parli?" interviene Infinito.
L' Osservatore è incredulo: lui ne era venuto a conoscenza in quanto un suo
simile, nel settore di sua competenza, aveva notato gli Antichi e quell' altro
strano essere e così gli aveva trasmesso la notizia in quanto diretti al
Sistema Solare. Ma ora...
"Solo nei miei pensieri più cupi avevo intuito una cosa del genere"
afferma Uatu "Questa minaccia vi è ignota, sfugge persino alle vostre
percezioni. Non si sa chi è, da dove viene e soprattutto cosa vuole".
Dopo qualche istante di silenzio, Eternità dice:"Esiste un' entità che può
risolvere questi dubbi".
"Sì" conferma Infinito "Il Tribunale Vivente".
QUANTI
KREE OCCORRONO PER AVVITARE UNA LAMPADINA?
Pianeta dei Kree.
I soldati fedeli a Ronan avanzano verso Everett Ross, ma improvvisamente si
bloccano, attirati da una luce ipnotica proveniente dall' interno del campo di
forza che sta trattenendo gli eroi. È Ahura ad emanarla, pervade tutto il suo
corpo. E poco dopo esplode in ogni direzione.
Gli eroi si abbassano istintivamente, Freccia Nera si protende per proteggere
Joey e per un attimo è come se l' Universo intero si fermasse, sconvolto da
tanta potenza. Poi vi è un forte boato, che dura un microsecondo. Ed infine vi
è solo il silenzio.
Gli eroi si rialzano: scoprono subito che il campo di forza è sparito, possono
di nuovo muoversi liberamente. E davanti a loro vi sono i Kree, a terra. Morti.
In mezzo a loro Everett Ross.
"Cosa... Cosa è successo?" esclama lui.
"Mr. Ross, si sente bene?" gli chiede Photon "Come ha fatto ad
evitare i colpi di Ronan?".
"Evitare? Ma io non mi sono mosso da dov'ero!".
Lo stupore coglie tutti, ma subito giunge la spiegazione. "Sono stato
io" dice Ahura "Ho creato io quelle false immagini. Efficaci, come
avete potuto testimoniare".
"Ma... ma hai ucciso delle persone!" sbotta Everett.
"Loro avrebbero fatto la stessa cosa con lei".
"No, non è così che deve andare. Dobbiamo essere diversi da loro. Se fossi
tuo padre, ti sgriderei... Ah no, meglio non farlo".
Mentre avviene questa discussione, Quicksilver, stanco di aspettare, parte di
gran carriera. "Vado a liberare mia figlia da solo, mentre voi fate
salotto!".
"Pietro, aspetta..." prova vanamente a fermarlo Crystal.
"È la prima missione che guido dalla nascita della nostra nuova
impostazione" pensa Photon "E già ho perso il controllo, il comando
sui miei compagni di squadra. Così come sto perdendo il controllo della mia
vita... perchè non riesco a farmi ascoltare, a farmi capire. Questa situazione
va cambiata... a partire da ora". "Ascoltatemi" dice dunque
"Dividiamoci in due gruppi: io, Beta Ray Bill e Crystal andremo a dar man
forte a Quicksilver contro Ronan; Freccia Nera, tu, Ahura e Triton vi recherete
ad Attilan".
Blackagar annuisce e, senza aggiungere altro, prende Joey e si libra in volo,
seguito a ruota da Ahura, che porta con sé Triton.
"Ehi, ed io che faccio?" chiede Everett Ross.
"Si trovi un posto sicuro e ci rimanga fino a quando non avremo terminato
la nostra missione".
E detto questo, anche gli altri eroi si allontanano. Lasciando l' uomo da solo.
"Bella ricompensa per chi vi ha appena salvato le chiappe" pensa.
AMMETTILO,
TIGROTTA, HAI APPENA FATTO CENTRO!
New Orleans.
Per lunghi, interminabili minuti vi è stato solo il silenzio. Anna Michaels
si è seduta su un divano ed ha atteso che i genitori di Monica le parlassero;
viceversa, Frank e Maria Rambeau si aspettavano che fosse lei a cominciare.
Alla fine è Anna a rompere ogni indugio:"Vi starete chiedendo perchè sono
venuta qui".
"Oh, non ce lo stiamo chiedendo affatto" ribatte Maria "Lo
intuiamo benissimo".
"Che intenzioni ha nei confronti di nostra figlia?" chiede Frank.
"Nessuna cattiva intenzione". Anna si alza. "Vi chiedo di
ripensare ai vostri primi incontri, a quando vi siete innamorati. Sensazioni
meravigliose, indimenticabili, non è vero? Ecco, sono le stesse che abbiamo
provato e proviamo io e Monica. Non siamo diverse dalle altre persone
innamorate: l' amore ha mille sfaccettature ed una di queste comprende anche l'
affetto tra due persone dello stesso sesso. Ma non per voglia di trasgredire o
di tirare uno sgarbo ai propri genitori. Semplicemente... perchè ci si vuole
bene e si riesce a guardare aldilà delle differenze e dei pregiudizi
altrui".
La donna si risiede, aspettando il giudizio. O la condanna. Passano altri
istanti di silenzio.
Poi Maria dice:"Forse lei non comprende a pieno certi aspetti, approvare
questa...".
"Non vi chiedo di approvarla, solo di accettarla per quello che è. Non
fatelo per fare un piacere a me, odiatemi se questo vi fa sentire meglio:
fatelo perchè è stata una scelta libera e consapevole di vostra figlia. E voi
volete bene a Monica, come gliene voglio io". Dopo qualche altro secondo
di silenzio, Anna aggiunge:"Beh, ho detto tutto quello che avevo da dirvi.
Vi lascio soli, immagino che ne abbiate bisogno".
E, accompagnata da Frank, esce. Poi l' uomo torna da sua moglie e la osserva:
nessuno dei due osa spiccicare parola.
LA
RIVINCITA DEL NERD
Pianeta dei Kree.
"Dott. Minerva" dice Ronan "Dunque le nostre intuizioni sono
state premiate".
"Sì, Accusatore" risponde la kree "Dentro questa bambina risiedono
forze straordinarie, capaci di sgominare interi eserciti. Del resto è
praticamente un esemplare unico, un ibrido mutante/inumano. Ora dobbiamo solo
riuscire a scoprire come utilizzare a nostro vantaggio tali forze".
"Io non amo i ritardi, lo ricordi bene".
La piccola Luna per sua fortuna è in stato inconscio: attaccati a lei ci sono
decine di tubicini che analizzano il suo corpo, trasmettendo i dati ricavati ai
computer.
"Fratello, non mi avevi parlato di questo" interviene Rogan.
"Di cosa?" chiede Ronan.
"Di sfruttare una bambina inerme per i nostri piani".
"E perchè mai avrei dovuto farlo?".
"È... è mostruoso, noi Kree non ci siamo mai spinti così in basso".
Ronan trascina con violenza suo fratello all' esterno:"Sai una cosa,
Rogan? Non mi interessa minimamente la tua opinione. Sei un nulla, vali meno di
zero".
"Ma non capisci? Possiamo e dobbiamo ottenere l' indipendenza dagli Shi'Ar
con altri mezzi. Altrimenti verremo ricordati come i soldati che maltrattano i
bambini e hanno paura di gettarsi in battaglia".
"A me non importa che sia una bambina. Mi interessa il potere che
rappresenta, il potere che ci permetterà di compiere nuove conquiste. Xandar è
stato solo il primo passo. Ed ora stai zitto e vattene via".
Ronan abbandona la presa su suo fratello ed inizia a dirigersi verso il
laboratorio dove si trova la dottoressa Minerva. Passano pochi istanti,
frazioni di secondo: attimi in cui Rogan ripensa ad alcuni momenti della sua
vita. I soprusi di suo fratello ai suoi danni e mai una replica, una piccola
ribellione; le percosse, gli insulti, e mai una reazione; le continue
denigrazioni e mai una protesta; nessun segno di affetto mostrato in tutti
questi anni, solo... odio. E lui non ha mai alzato la voce, ha sempre chinato
il capo, ossequioso. Non è un atteggiamento da soldato, non è un atteggiamento
da vero kree. Forse non possiederà mai lo stesso ardore di Ronan, ma ha
dimostrato di valere qualcosa in questi ultimi tempi.
E dunque, in quel preciso istante, qualcosa si spezza dentro di lui. Qualcosa tenuto
represso per tanto, troppo tempo.
"No".
Lo ha detto con voce calma, quasi bassa, ma Ronan ha comunque sentito.
"Cosa hai detto?" esclama voltandosi, l' ira dipinta sul suo volto.
"Ho detto no" conferma Rogan "Non starò zitto e non me ne andrò
a testa bassa. Tu infami il buon nome del popolo Kree, fratello, e per questo
devi essere messo da parte".
Il pugno che lo coglie al viso è così rapido che praticamente non l' ha visto
arrivare. Ronan poi lo afferra e lo sbatte contro un muro, più volte, tirandogli
infine una ginocchiata al petto.
"Ne vuoi ancora, fratello?" grida pieno di rabbia l' Accusatore.
Altri due pugni al volto, poi uno allo stomaco, infine Rogan viene scaraventato
via. Riverso a terra, boccheggiante, prova a rialzarsi: Ronan glielo impedisce
tirandogli un violento calcio in bocca. E così Rogan perde i sensi.
"Accusatore" entra in quel momento un soldato "Oh, chiedo
scusa".
"Cosa c'è?" esclama Ronan.
"C'è... un intruso, sta devastando l' edificio".
L' Accusatore abbranca l' Arma Universale:"Molto bene, ho proprio bisogno
di scaricare i nervi".
DIGERITO
MALE?
Palazzo dei Vendicatori.
"In attesa che i nostri compagni di squadra tornino" dice Visione
"Occupiamoci delle altre faccende che avevamo in programma. Signorina
Rottenmeier, devo purtroppo invitarla ad uscire".
"Non se ne parla" ribatte l' assistente sociale "Le ho già detto
che ho il dovere di assistere personalmente alle attività di Mr. Stark".
"La mia esortazione non deriva dal fatto che questa è una riunione
privata" precisa Viz "Ma devo riferirle che potrebbe vedere immagini
per lei disturbanti".
"Non cedo di un passo".
Il sintezoide guarda Tony Stark, che fa un muto cenno d' assenso. "Molto
bene, cominciamo allora" esordisce Visione "Ultimamente la guerra
civile in Congo ha subito una drammatica escalation. Visti i nostri interessi
in questa nazione, l' ONU ci ha chiesto di occuparcene. Lì i signori della
guerra sono spietati e non esitano a fare cose di questo genere: ricordatelo
quando li affronterete".
Viene proiettata una diapositiva e subito Edna Rottenmeier si sente male nel
vederla: l' ultimo massacro dei civili compiuto dai signori succitati.
Trattiene un conato, poi un altro, infine si precipita fuori e lì...
"Bleargh!". Suono sgradevole, più volte ripetuto.
"Un po' debole di stomaco la ragazza" commenta l' Uomo Sabbia.
"Noi gliel'avevamo detto che era meglio se usciva" ricorda Occhio di
Falco.
"Tony, lì fuori c'è il tappeto più lussuoso del Palazzo" nota War
Machine "Jarvis vorrà la tua testa per questo".
"Non me ne parlare, amico mio" dice l' ex industriale "Non me ne
parlare".
CI
SARÀ LA RIVOLUZIONE?
Attilan.
Per le vie oscure di questa cittadella sta avvenendo un incontro segreto.
Marista, la maggior oppositrice del regime di Ronan, è riuscita a radunare
alcune persone che la pensano come lei.
Ed ecco dunque Tonaja, Nahrees, Dinu e Woz, che la osservano come si osserva un
leader. Ed in quanto tale, Marista agisce:"Dobbiamo muoverci subito, far
capire al nostro popolo che quelli di Carthus sono solo vaneggiamenti. E per
far questo dobbiamo scalzare Maximus dal suo trono: dimostreremo che il
presunto protetto degli dei è in realtà solo un folle. Tuttavia potete ancora
ritirarvi, nessuno vi costringe a seguirmi".
"Siamo tutti con te, Marista" dice Tonaja a nome di tutti gli altri.
E così il gruppetto esce dai vicoli ombrosi.
IL
GRANDE, PICCOLO UOMO
Palazzo dei Vendicatori.
Janet Van Dyne è ancora immersa in una profonda meditazione quando ode
qualcuno entrare nella sua stanza. Sa già chi è prima ancora di vederlo.
"Davvero interessante quello che stai facendo, Jan" dice Hank Pym
sedendosi di fronte a lei "Voglio farlo anch'io".
"D' accordo, Hank. Te la sei voluta" pensa Wasp.
QUICKSILVER
AND FURIOUS
Pianeta dei Kree.
Pietro Maximoff corre al massimo delle sue capacità, devastando tutto quello
che si para sulla sua strada. "Non mi impedirete di ritrovare mia figlia,
dannati Kree!" esclama.
Ad un tratto un raggio energetico interrompe la sua corsa e lo sbalza con
violenza all' indietro. Ma il mutante si riprende rapidamente e si lancia all'
attacco del suo assalitore. "Non riuscirai a fermarmi, Ronan!".
Ma come Pietro cala i suoi pugni, essi vanno a colpire un muro invisibile. Un
campo di forza che l' Accusatore ha eretto attorno a sé. Poco dopo giungono sul
posto Photon e gli altri eroi.
"Vi siete liberati, dunque?" dice Ronan "Molto bene, così posso
finalmente scatenare contro di voi tutto il mio potere. Per la gloria dell'
Impero Kree!".
E così dicendo un tremendo raggio energetico parte dall' Arma Universale.
"Aspetta un attimo, Ross" interrompe Nikki Adams "Mi pare che
ci stiamo dimenticando di qualcuno".
"Ah già, il gruppo recatosi su Xandar. È che non volevo allungare troppo
la storia".
"Oh, non preoccuparti" ribatte lei "Ormai mi sono
rassegnata".
CONTINUA...
I
VENDICATORI presentano:
SAYONARA, BILL
Parte 5: CICLI
"Ben svegliata, Tokyo. Sono Maya Hanami e vi parlo dall' esterno
della Capsule Corporation, l' edificio dove i Rising Suns hanno dato
appuntamento ai Big Hero Six perchè si consegnino spontaneamente alle autorità.
Per dare loro una ulteriore spinta, il gruppo di eroi del Giappone capitanato
da Hana-Bi ha rapito Hiro Takachiho, uno dei Six. Mancano ormai dieci ore allo
scadere dell' ultimatum e qui tutti si chiedono cosa accadrà. Sentiamo cosa ne
pensa la gente comune. Salve, signore, sono Maya Hanami".
"Oh, Maya. Seguo sempre le tue trasmissioni: mi venderesti le tue
mutandine?".
"Ehm, la prego. Qual è il suo parere sulla questione dei Big Hero
Six?".
"Che è uno schifo".
"Dunque è d' accordo con i Rising...".
"Certo che no! Sfruttare un bambino per i propri scopi è aberrante: non
riconosco come eroi coloro che si comportano così".
"La ringrazio. E lei, signora, cosa ne pensa?".
"Sono d' accordo con chi ha parlato prima. La giustizia va perseguita, ma
non a discapito dei bambini innocenti".
Spazio.
Il Padrone del Mondo osserva i titoli di coda di un film su uno degli
schermi dell' Isola Hydra.
"Però, bravo quel Vincent Price" pensa "Ed aveva i miei stessi
obiettivi: anche io voglio eliminare le guerre e gli altri mali del mondo. Ma
non basta annientare solamente gli eserciti, bisogna attuare un' epurazione più
radicale".
Poi Eshu si mette in collegamento con Hana-Bi.
"Stanno sorgendo dei problemi" dice lei.
"Che tipo di problemi?".
"La gente non ha gradito il fatto che ce la siamo presa con un ragazzino:
anche se appartenente ad un gruppo criminale, per loro è solo un essere
indifeso".
"Vedrai che presto cambieranno idea quando avremo catturato gli altri: l'
opinione pubblica è qualcosa di mutevole, di cui non bisogna tenere conto ad
ogni piè sospinto. Un giorno ama una persona, il giorno dopo ne adora un'
altra: è tutta una questione di cicli. Ed ora sta per giungere il mio ed il
vostro ciclo: un ciclo che durerà un' eternità".
"Ma cosa vuole esattamente dalla Capsule Corporation?".
"Tu sai che voglio eliminare il 70% della popolazione terrestre. Ebbene,
questo non può essere fatto uccidendo le persone una ad una: tralasciando l'
interferenza dei supereroi, ci sarebbe il problema dello smaltimento dei corpi
e dell' insorgere di gravi squilibri ambientali. Senza contare il possibile
nascere di piccoli ma devastanti conflitti. No, bisogna attuare un approccio
più radicale".
"Distruggerli, praticamente? Di modo che di loro non rimanga nulla?".
"Vedo che hai capito. E, dopo lunghe ricerche, ho scoperto che la Capsule
Corporation detiene una fonte di energia che è proprio ciò che ci serve. Quando
l' avrò tra le mie mani la ingloberò nei sistemi della mia Isola Hydra e da qui
inizierò la mia opera di necessario sterminio. Comincerò dal Canada, ho sempre
odiato quella nazione, poi passerò agli Stati Uniti. E via via tutti gli
altri".
"Allora vado a preparare il gruppo alla battaglia imminente. Perchè ci
sarà una battaglia, non è così?".
"La pazienza e la capacità di vedere lontano non sono tra le prerogative
di Sole Ardente e soci" dice il Padrone del Mondo.
Bar Senza Nome.
"Ah, ci voleva proprio" commenta l' Averla Assassina.
"Ma come?" esclama Dale West con l' armatura intaccata dalle numerose
botte che ha ricevuto "Credevo ce l' avessi con me".
"Certo che no! Ogni tanto una bella rissa è salutare, non è vero,
Costrittore?".
"Coff... Vaff..." inizia il criminale.
"Che maleducato: e pensare che siamo stati compagni di squadra nell'
Impero Segreto, che ingrato. Beh, parliamo di affari ora, Forza".
"Affari?".
"Sì, dai usciamo che fuori non ci sono orecchie indiscrete".
Una volta all' esterno, Simon Maddicks dice:"Allora, ho adocchiato una
azienda da derubare facile facile".
"Rubare?" esclama Metallo. "Grandioso, ora il termometro dei guai
ha superato i 50° gradi" pensa il sedicente eroe.
"Sì. È una consociata della Roxxon che è stata travolta dal recente
scandalo finanziario che ha travolto quella multinazionale. Sta per chiudere i
battenti e la sicurezza è al minimo: e stasera la cassaforte verrà svuotata
perchè il suo contenuto venga consegnato all' ufficiale giudiziario. Ma temo
proprio che i creditori dovranno gettare al macero le loro prelazioni".
"Io... non so cosa dire".
"Dì di sì! Sai, fino a poche ore fa ero deciso a compiere il colpo da
solo, ma dopo quanto ho visto stasera mi sono convinto che tu sei il migliore
alleato che si possa avere. Pensaci, Forza, io e te uniti per formare una
formidabile coppia: come ci chiamiamo, il Terribile Duo?".
In quel momento una idea balena nella testa di Metallo. "Giusto... Sì, sì,
giusto".
"Giusto cosa?".
"Giusta questa tua proposta: ok, ci sto".
"Perfetto, allora andiamo". I due si alzano in volo. "Ah, e
pensare che un tempo lavoravo per la Brand, anch'essa consociata della Roxxon.
Ti ho mai raccontato di quando le ho suonate ad Hulk?".
"Spero che il tragitto sia breve" pensa Dale West.
Capsule Corporation.
Giusto per ricordare che questo serial è dedicato ad un certo eroe...
"Devo andare, Kayla" afferma Bill Foster.
"Andare dove?" chiede la donna.
"Al Giri Darkwind Plaza. Dopo aver letto le informazioni passatemi dai
Vendicatori, mi sono convinto che i Big Hero Six siano solo vittime di un
complesso piano ordito da questo Padrone del Mondo".
"E tu cosa puoi fare?".
"Come Bill Foster molto poco, come Golia Nero invece è tutto un altro
discorso. Scoprirò dove hanno imprigionato quel ragazzo e lo libererò".
"È questo il guaio di voi supereroi: vi gettate sempre a capofitto nel
rischio, senza pensare alle possibili conseguenze. Senza pensare a quelli che
stanno vicino a voi che...". La donna improvvisamente si interrompe,
proprio quando la sua voce iniziava ad incrinarsi.
"Ascolta, Kayla" le prende una mano Bill "Io non so bene cosa ti
sia accaduto in passato e a meno che tu non voglia rivelarmelo non intendo
saperlo. Però c'è una persona che merita di conoscere questa verità".
"Intendi... Dale?".
"Precisamente. Non puoi lasciarlo così, senza una spiegazione: rischia di
compromettere anche la vostra amicizia. Parlate, è la cosa migliore da fare. Parlate,
capite cosa c'è che non va e solo allora valutate se tra voi è possibile
portare avanti una relazione. Parlate".
"Credo tu abbia ragione, Bill. Allora... speriamo di tornare al più presto
negli Stati Uniti".
"Ma prima chiudiamo le faccende in sospeso".
Intanto, Misato Katsuragi entra nel suo ufficio privato, scolandosi una lattina
di birra in un sol sorso. Si siede alla scrivania ed afferra un pupazzo dalla
forma di pinguino. "Oh, Pen-Pen, pensi che il nostro azzardo sarà premiato
da successo?". Ovviamente il pupazzo non può risponderle.
Così la donna preme alcuni tasti sul suo computer ed un file si apre davanti a
lei. Un file solo per i suoi occhi che parla di un evento accaduto in Antartide
all' inizio del 2000. La caduta di un meteorite.
Palazzo dei Vendicatori.
"Non sei felice, Talia?" dice Hank Pym "Questo sarà l' ultimo
test, poi finalmente potrai tornare ad avere una vita tranquilla".
"Non credo che l' aggettivo tranquilla si adatti al mio carattere"
ribatte la donna "Comunque cominciamo".
Talia si adagia su un lettino, il quale inizia a scivolare all' interno di una
camera, che si chiude al suo passaggio.
"Spero tu non soffra di claustrofobia" dice Giant-Man parlandole
attraverso un microfono "In ogni caso il processo durerà pochi
minuti".
"Ho vissuto per mesi su una stazione spaziale, lì ti abitui agli spazi
chiusi e stretti".
Un sottile raggio verde inizia ad analizzare il corpo di Talia Kruma: compie un
primo passaggio, poi torna indietro. Per sicurezza, Hank Pym effettua anche una
seconda analisi.
Poi l' eroe dice:"Talia, sembra proprio che tutto vada...".
Improvvisamente i suoi strumenti gli rimandano dati preoccupanti.
"Allora, Pym? Cosa mi dici?" chiede Talia Kruma.
Tibet.
La tormenta finalmente si placa e Sam Smithers può riposare senza
preoccupazioni.
"Troverò K'Un-L'Un" pensa "Solo lì possono darmi le informazioni
sugli H'Ylthri. Solo lì possono insegnarmi le arti necessarie per sconfiggerli:
perchè quegli alieni mi hanno parlato di una fonte di energia straordinaria che
da lì trae origine, una energia che riesce a concentrare la propria forza
vitale in un solo pugno. Una energia che ha nome Pugno d' Acciaio, come l' eroe
che utilizza questa tecnica. Dovrò solo trovare un modo di entrare nelle loro
grazie".
Mentre l' Uomo Pianta è immerso in queste riflessioni, all' esterno una persona
nota con curiosità la sua tenda. "A quanto pare non sono il solo a cercare
la mia mistica terra" pensa "Non so cosa voglia quell' uomo, ma non
gli permetterò di arrivare vivo a K'Un-L'Un".
Giri Darkwind Plaza.
Bill Foster aspetta pazientemente, fino a quando viene premiato. Ad un
tratto, guidati da Hana-Bi, i Rising Suns al gran completo escono dall'
edificio. Le telecamere seguono ogni loro movimento e la ragazza fa un
proclama:"Ci rivediamo tra poche ore ed avremo i Big Hero Six con
noi". Poi, a bordo di piattaforme levitanti, i Rising Suns si allontanano
dalla zona.
Solo allora, mentre tutti i giornalisti fuggono via per dirigersi al più presto
sul luogo dello scontro, Bill si avvicina alla reception dell' edificio.
"Salve, parla inglese? Bene, mi chiamo James D'Angelo, sono un
rappresentante della Roxxon, una ditta americana. La conosce?".
"Senta, non siamo interessati...".
"Non dica così, possiamo fornirvi sistemi di energia capaci di farvi
risparmiare milioni di yen all' anno. Se mi dice che non è interessato a
questo, non le credo".
"Aspetti che provo a sentire".
"Oh, non si scomodi. Vado io".
"Ehi, un attimo".
"Stia tranquillo, posso presentarmi da solo".
Bill Foster percorre agilmente i corridoi dell' edificio praticamente deserti.
Ad un tratto nota una porta con su scritto PRIVATO. Una parola che è
praticamente un invito. La apre e vede delle scale che scendono dabbasso:
arriva in fondo, solo per notare delle strane camere di ibernazione,
attualmente vuote. Bill le ispeziona, cercando di capire il loro scopo.
"Ehi, cosa ci fa lei qui?".
Bill si volta e vede davanti a sé l' eroe chiamato Mirage: a quanto pare non
tutti i Rising Suns si sono recati alla Capsule Corporation. "Oh,
grandioso" pensa.
Esterno della Capsule Corporation.
"Pronto, Hoshi, sono in diret... Salve, Tokyo, sono Maya Hanami in
diretta da quello che attualmente è il luogo più frequentato di Tokyo. Alle mie
spalle potete vedere la Capsule Corporation, una tra le maggiori società del
Giappone. Proprio qui i Rising Suns hanno dato appuntamento ai Big Hero Six: si
presenteranno? La polizia ha transennato l' intera zona per chilometri, ma ci è
giunta voce che alcuni dipendenti della Capsule siano rimasti all' interno. Non
ci è dato sapere se questa notizia sia vera".
"Scusi, ma perchè non ce ne andiamo?" chiede Kayla Ballantine
"Rimanere qui può essere pericoloso".
"Stia tranquilla" dice Aika Sumeragi "Non accadrà nulla di male,
anzi, possiamo anche recarci dabbasso. Da lì si ha una vista decisamente
migliore".
"Ma eccoli che arrivano! I Rising Suns! Un' ovazione li accoglie,
praticamente sommerge le mie parole. Però sento anche dei fischi e qualcuno
lancia degli oggetti contro di loro".
"Vergognatevi, prendervela con un bambino!".
"Tornate da dove siete venuti!".
"Queste erano alcune delle voci dissenzienti. Ma continuiamo la nostra
cronaca: davanti a tutti c'è Hana-Bi, immediatamente dietro di lei H2O. A tal
proposito non perdete lo speciale che seguirà questa diretta, in cui tenteremo
di scoprire se tra i due ci sia del tenero. Ed eccone altri, sono tantissimi:
riconosco Inugami, Rolling Thunder, Chain, Moonfade, Kiseki, Nekomata,
Kirakira... e altri ancora. Contro una forza del genere, quali speranze possono
avere i Big Hero Six?".
"Mi raccomando, ragazzi, state attenti" dice Hotaru Mudo "Sole
Ardente ed i suoi sono capaci di tutto. Non fatevi ingannare dai loro sporchi
trucchi".
"Lo scadere dell' ultimatum si avvicina e c'è come un silenzio di tomba
adesso. Ecco, mancano trenta secondi... venti... dieci... cinque... tre, due,
uno... L' ultimatum è scaduto e nessun segno di Sole Ardente e dei suoi
compari".
"Lo sapevo, sono dei fifoni" afferma H2O.
"Guardate lassù!" esclama in quel momento Inugami.
"Sembra stia accadendo qualcosa... Ma c'è qualcuno là sopra, vedo due
scie infuocate... Sì, è Sole Ardente ed accanto a lui vi è una giovane ragazza
che non riconosco. Come? Dallo studio mi dicono si tratti di Pira Ardente, sua
sorella nonché ex componente dei Rising Suns. E dietro di loro c'è una
piattaforma levitante, sopra la quale vi sono Silver Samurai, Baymax, Honey
Lemon e Go Go Tomago. Una piattaforma sicuramente estratta da Honey Lemon dalla
sua borsa piena di sorprese".
"Fatevi da parte, signori" esortano i poliziotti "Tra poco qui
la situazione si riscalderà". E non sanno quanto hanno ragione.
"Ecco, i Big Hero Six sono atterrati. Ed ora cosa accadrà?".
Isola Hydra.
"Inizia l' atto finale" afferma il Padrone del Mondo.
CONTINUA...
PROSSIMAMENTE
Xandar
Note dell' Autore: Una doverosa precisazione per cominciare: nell'
annual 2005 di Marvel Knights è apparso in veste di ospite Everett K. Ross. Un
prestito accordato preventivamente, ma i passaggi che riguardavano questo
personaggio non mi sono stati mandati per l' approvazione definitiva (si fa
così in caso di apparizioni speciali). Dunque, per quanto riguarda i passaggi e
le frasi che coinvolgono Ross, essi non sono mai avvenuti, sono una sorta di
What If...? Dunque nel leggere la storia dovete far finta che egli non ci sia.
Uno sfortunato caso di incomprensione tra scrittori che (pur non essendo un
evento raro da noi) vi prometto non capiterà più.
Un' altra precisazione, più prosaica. Fino ad ora il personaggio di Infinito
era chiamato Infinità: traduzione secondo me sbagliata. Alle entità astratte
bisogna dare un nome quanto più neutro possibile, cosa che non è possibile con
Eternità. Dunque, rifacendomi alla prima traduzione Corno, l'ho rinominato
Infinito. Poi siamo d' accordo sul fatto che il Greg Capullo di Quasar rendeva sensuale
e femminile anche un' entità concettuale.
Se vi state chiedendo quale film abbia visto Eshu, beh, si intitola proprio Il
Padrone del Mondo. Chissà se Byrne si è ispirato a questa pellicola per
dare vita a questo personaggio.